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Assicurazione del medico: obblighi, rischi e benefici

Assicurazione del medico: obblighi, rischi e benefici

Dall’entrata in vigore della legge Gelli bianco nel 2017 tutti i medici devono essere assicurati per la responsabilità civile, e cioè per i rischi ed errori professionali, almeno per la colpa grave, anche se sono dipendenti di struttura.

Invero già dal 2011 era entrato in vigore un obbligo di assicurazione del medico libero professionista, che poi appunto nel 2017 è stato esteso a tutti i sanitari.

L’obbligo minimo previsto dalla legge oggi richiede dunque che i medici dipendenti siano assicurati appunto per la colpa grave, cioè per quegli errori grossolani e gravi che hanno commesso nell’esercizio della loro professione, mentre per i medici liberi professionisti l’obbligo sussiste anche per la cosiddetta colpa lieve, e cioè per tutti gli altri tipi di errori anche più tenui.

Le assicurazioni dei medici possono avere i contenuti più vari ed essere anche molto limitate, dal momento che la legge non stabilisce ancora dei parametri minimi che le coperture devono rispettare: per questo un premio di polizza può costare 100 € oppure 20.000 € all’anno.

Spesso, però, purtroppo i medici intendono la copertura assicurativa solo come un fastidioso obbligo, e quindi tendono a ricercare semplicemente la polizza meno costosa, mentre invece l’assicurazione potrebbe e dovrebbe rivelarsi come un prezioso alleato da sfruttare in caso di necessità.

Studiando, infatti, insieme ad un professionista una polizza appropriata, si possono delegare all’assicurazione moltissimi rischi legati alla professione, e dunque si può cercare di lavorare più sereni ed in modo più consapevole.

Va fatta massima attenzione, ad esempio, alle inclusioni e soprattutto alle esclusioni di polizza, ai massimali e alle franchigie.

Il medico deve in effetti chiedersi che tipo di attività sono incluse nell’assicurazione, soprattutto se effettua esami o trattamenti invasivi (come i radiologi, ad esempio).

Il medico deve sapere se è completamente coperto per ogni sinistro oppure se deve pagare in proprio una quota di risarcimento.

Prima di tutto, il medico deve sapere che se non ha firmato una polizza apposita, che non è obbligatoria per legge, tutte le spese di una eventuale causa ricadono su di lui.

Si tratta dunque di trovare un equilibrio tra le reali necessità del medico e il rischio che egli è disposto a sopportare sulle sue spalle.

Il fine è che sia consapevole dei rischi e dei benefici dell’assicurazione, e che si senta tutelato abbastanza da affrontare il proprio lavoro in modo ponderato.

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