L’Avvocato penale del medico alla luce della nuova legge 113/2020
Il 9 settembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la l. 113/2020, che prevede nuove “posizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”.
Già da tempo la questione era alla valutazione del Parlamento, poiché purtroppo anche gli ultimi rilevamenti avevano attestato un vistoso aumento degli episodi di minaccia e violenza contro i medici e gli operatori sanitari.
Una recente indagine, condotta da Anaao Assomed nel 2020, aveva confermato il costante aumento di atti di violenza e aggressione soprattutto ai danni di psichiatri e medici del pronto soccorso (ma anche degli altri professionisti), che si trovano spesso ad essere vittime delle aggressioni, verbali o fisiche, dei loro pazienti.
La legge approvata mira dunque a proteggere gli esercenti le professioni sanitarie, contrastare gli atti di violenza a loro danno, e prevede alcuni interventi in materia penale, inasprendo ad esempio le pene previste per le lesioni personali gravi o gravissime a danno di un esercente la professione sanitaria.
In particolare la legge introduce delle modifiche al codice penale, che oggi prevede dunque all’art. 583 quater che nell’ipotesi di lesioni personali “gravi o gravissime cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio”, si applichino le pene previste per lesioni ai pubblici ufficiali della reclusione da quattro a dieci anni (per lesioni gravi) e da otto a sedici anni (per le lesioni gravissime).
Ancora.
La legge introduce una nuova circostanza aggravante, per i “delitti commessi con violenza o minaccia, in danno degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie nonché di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, a causa o nell’esercizio di tali professioni o attività” (art. 61 n. 11-octies c.p.).
Ma sarà sufficiente?
Certamente si tratta di un passo importante e dovuto, ma riteniamo che il cambiamento avverrà solamente quando maturerà una nuova consapevolezza all’interno della società, che porterà a vedere i medici come preziosi alleati e non come nemici dei pazienti.
Se sei un operatore sanitario e hai subito minacce o violenze, Contattaci per una consulenza.