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La responsabilità del Medico: nuove frontiere giurisprudenziali

La responsabilità del Medico: nuove frontiere giurisprudenziali

La sentenza n. 10651/2019 del Tribunale di Milano apre un nuovo fronte di responsabilità del medico

C’era nell’aria da tempo, nonostante i tentativi di riforma del diritto della responsabilità sanitaria.

Ed ora, con la sentenza n. 10651 del novembre 2019, il Tribunale di Milano ha definitivamente aperto le porte ad una “nuova” frontiera della responsabilità del medico, chiamato a risarcire il danno per preteso errore nella conduzione di un intervento chirurgico.

Con tale sentenza il Tribunale, dopo aver accertato l’errore medico, ha accolto la domanda della struttura di “riversare” parzialmente l’obbligo di risarcimento in capo ai due chirurghi.

Ne è uscita una condanna per la quale la struttura dovrà corrispondere il 30% del risarcimento al paziente, mentre ai medici spetterà il pagamento del restante 70%. Questo, fermo restando che il paziente potrà chiedere l’intero importo a ciascuno dei tre obbligati (medici ed ente), e spetterà poi a chi ha pagato chiedere la restituzione della quota degli altri.

La responsabilità del medicoCosa significa questo? Che il medico è ancor più esposto.

Significa che il semplice operare all’interno di una struttura sanitaria automaticamente comporta, in caso di ipotetico errore medico, la suddivisione della responsabilità e del conseguente risarcimento, nei confronti della struttura sanitaria presso cui il paziente si è rivolto nonché in capo al medico, che deve assolutamente essere in grado di fornire un’esatta prestazione, senza margine di errore.

Se prima dunque la struttura era tenuta a garantirel’adempimento di prestazione ma al contempo si faceva carico degli errori compiuti dai suoi medici, ora sono i medici stessi che, in quanto parti di questo complesso organismo, sono chiamati direttamente per aver contribuito ad un inesatto adempimento della obbligazione contratta con il paziente e, conseguentemente, che ha causato dei danni.

Il medico sarà quindi responsabile solidalmente con la struttura, e il paziente, qualora non trovi soddisfazione al proprio diritto di essere risarcito, potrà pretendere l’intero importo liquidato anche da uno solo dei medici coinvolti e sarà poi onere di quest’ultimo rivalersi sui colleghi coinvolti e soprattutto sulla struttura, per ottenere quanto anticipato al danneggiato.

Ciò non senza ulteriori costi e aggravi in capo a chi si trova obbligato ad agire.

È un orientamento che spaventa, di cui bisogna essere consapevoli.

Una ragione in più per tutelarsi in tutte quelle fasi, anche prodromiche all’intervento stesso, che spesso sono fonte di inciampo e quindi appiglio per future contestazioni.

Per maggiori approfondimenti leggi anche: La Colpa del Medico

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