Una delle prime questioni che deve affrontare un giovane medico quando inizia la propria professione è il tema dell’assicurazione professionale.
L’assicurazione per i giovani medici è obbligatoria per legge, almeno per la colpa grave, ed è comunque un’importante tutela per poter vivere la professione serenamente.
Tra l’altro, ora che viene chiesta anche ai giovani medici la disponibilità per effettuare le vaccinazioni COVID-19, è necessaria normalmente un’ulteriore polizza professionale assimilabile a quelle che coprono il medico in libera professione.
È naturale che un giovane medico abbia qualche dubbio su come orientarsi nella giungla delle polizze assicurative, e che non conosca termini come “scoperti”, “franchigia” e altri.
Facciamo allora un po’ d’ordine, partendo dai dati di base.

Con l’assicurazione professionale, una compagnia assicurativa si obbliga a garantire il giovane medico che pagherà al suo posto il risarcimento che dei terzi possono ottenere per i danni che il medico ha prodotto nell’esercizio della sua professione.
Che significa?
Che se il medico sbaglia, per inesperienza o negligenza, la compagnia assicurativa pagherà il risarcimento del danno per lui.
Rimane esclusa, ovviamente, la responsabilità penale, che per Costituzione è personale e non può essere “assorbita” da nessuno.
Rimangono escluse pure ulteriori ipotesi, come quella di dolo (aver provocato volontariamente il danno), o altre che cambiano a seconda del tipo di contratto (ad es. richieste di risarcimento danno molto piccole).
Ogni contratto potrebbe poi presentare delle “scoperture” – cioè delle clausole con cui la compagnia limita il proprio pagamento entro una percentuale del danno riconosciuto (ad esempio resta scoperto il 10%, sicché l’assicurazione pagherà il 90% del danno) – o una “franchigia”, cioè un importo fisso che rimane a carico dell’assicurato per ogni sinistro (ad es. indipendentemente dal valore del risarcimento, 150 € rimangono a carico del medico).
Un dato fondamentale delle assicurazioni per i medici e giovani medici è il tempo della copertura: normalmente queste polizze sono cd. “claims made”, e prevedono cioè che siano coperti i sinistri le cui richieste di risarcimento (e non per forza i fatti generatori di responsabilità, ad esempio l’intervento chirurgico andato male) pervengono durante il periodo di operatività della polizza.
È bene, inoltre, che la polizza copra anche le spese di avvocato, che talvolta possono essere anche elevate.
Il medico, dunque, deve fare molta attenzione a stipulare la propria polizza assicurativa.
Dalla Parte del Medico offre i propri servizi di consulenza per stipulare la polizza migliore, ed è in grado di reperire anche convenzionamenti per i gioveni medici.
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