Nell’ultimo anno di pandemia, è saltata alla ribalta la posizione del giovane medico specializzando, il giovane medico che inizia ad affacciarsi alla professione ed a maturare esperienza sul campo.
Eppure già molto prima dello scoppio della pandemia il ruolo dello specializzando era, per la gestione concreta dei reparti ospedalieri, assolutamente centrale, tanto che più di qualche volta il giovane medico doveva (e deve oggi, a maggior ragione) barcamenarsi tra aiuto nella cura dei pazienti, incarichi da svolgere in autonomia e incombenze.
La giurisprudenza ha da molto tempo osservato la posizione del giovane medico specializzando, attribuendogli, invero, un’importanza crescente, sia per quanto concerne le tutele (sancendo ad esempio il diritto ad una retribuzione decorosa), sia per la responsabilità.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ad esempio rimarcato che il medico specializzando è imputabile, e deve rispondere penalmente delle proprie condotte, in quanto è titolare di una posizione di garanzia.
Cos’è la posizione di garanzia?
Secondo la Suprema Corte è una posizione di “dominanza”: in modo generale ed atecnico, una persona che svolge un compito – o assume un ufficio – di protezione di interessi come la salute, o di controllo rispetto ad un pericolo (ad es legato ad un intervento chirurgico), a favore di chi non può (per incapacità tecnica o impossibilità momentanea) prendersene cura autonomamente, deve adoperarsi con estrema diligenza affinché quel pericolo non si avveri, o l’interesse non venga leso.
Ne deriva che il medico, anche specializzando, deve vigilare attentamente perché il paziente non subisca pregiudizi o danni, pena la condanna penale di omicidio colposo e la condanna civile al risarcimento del danno.
È evidente, dunque, che il medico specializzando – che rischia di più sulla sua pelle, proprio per l’oggettiva inesperienza che sconta – deve cercare di tutelare al meglio la propria posizione, non assumendo in proprio rischi e ruoli che non gli competerebbero (e nei quali invece talvolta si trova “incastrato”), attraverso dei meccanismi di protezione del proprio patrimonio e con una copertura assicurativa ampia, che possa alleggerirlo almeno delle spese processuali e dal rischio di risarcimento.