Qualche settimana fa in questo articolo Infermieri e COVID-19: esiste un obbligo vaccinale? abbiamo introdotto la questione dell’obbligo vaccinale per i sanitari.
L’abbiamo fatto chiedendoci se esista un vero e proprio obbligo o se la legge possa in ogni caso imporre, a determinate categorie di persone o per determinati motivi, la vaccinazione contro il COVID-19, e come questa imposizione si possa rapportare alle libertà personali.
Volontariamente abbiamo anticipato quella che sarebbe stata, ed è, una tematica di grande discussione.
Secondo le più recenti statistiche la percentuale di sanitari che ad oggi si è opposta alla vaccinazione sembrerebbe minima (intorno al 5%), a fronte di un maggior numero di medici che invece attende di poter essere sottoposto a vaccinazione.
Il dato rimane però una spia di allarme che non va sottovalutata.
Se è vero infatti che in Italia non vi è una legge esplicita che formalmente impone un obbligo vaccinale per il personale sanitario (a differenza di quanto accade in altri paesi), è altresì vero che le spinte affinché in questo specifico caso tutto il personale sanitario venga vaccinato sono forti.
Il rischio infatti è che sia proprio attraverso queste persone particolarmente esposte che il virus continui a dilagare sia negli ambienti ospedalieri, tra colleghi e pazienti fragili (magari non idonei alla vaccinazione per ragioni cliniche), sia all’esterno.
Come già detto, è la legge in materia di sicurezza sul lavoro che impone in certi casi la vaccinazione a tappeto di tutto il personale dipendente, e forse stiamo andando incontro ad una presa di posizione della politica più netta rispetto al passato.
Lo stesso Prof. Ricciardi, attuale consigliere del ministro della salute, in recenti interviste ha dichiarato che il personale sanitario che si opporrà alla vaccinazione dovrà essere allontanato dal proprio ruolo.
Un’espressione forte e radicale, che però fa emergere un’esigenza di protezione sociale che mai come in questo periodo si fa sentire così forte.
Non si sa ancora di preciso come si orienteranno i tribunali sul punto: quel che è certo è che la direzione presa dalle varie strutture sanitarie pubbliche e private, residenze per anziani e centri di cura in generale, sia di allontanare coloro i quali senza un comprovato motivo di salute decidono di non vaccinarsi.
Alcuni ordini professionali propongono addirittura la sospensione dei medici che non si vaccinano, ma non vi è unanimità di vedute o conformità di condotte, e questo dà luogo ad incertezze prima di tutto per gli stessi medici.
Contattaci per informazioni e chiarimenti!