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Questioni sul consenso informato: 3 domande chiave

Questioni sul consenso informato: 3 domande chiave

Il consenso informato è il diritto del paziente ad essere compiutamente informato sulle proprie condizioni di salute, sulle possibilità di cura e terapie e sui rischi dei possibili trattamenti sanitari.

Secondo l’ordinamento ha un rilievo costituzionale, trovando la sua fonte negli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione. Di conseguenza, è un diritto cui viene data un’attenzione particolare dai giudici.

Ecco quali sono le domande che più spesso ci sottopongono relative al consenso informato.

In cosa si sostanzia il consenso informato?

Il medico è obbligato a dare, con linguaggio semplice e adatto al paziente specifico, tutte le informazioni sulle condizioni cliniche e sulle possibili terapie e trattamenti, in modo che il paziente comprenda pienamente la sua situazione, le possibili evoluzioni ed i rischi cui va incontro.

questioni sul consenso informatoLa buona riuscita della terapia esclude il risarcimento per mancanza del consenso informato?

No, perché mentre l’errore nel trattamento sanitario comporta un danno alla salute, la violazione del diritto al consenso informato integra una lesione del diritto di autodeterminazione. Anche un intervento chirurgico perfettamente riuscito potrà portare ad un risarcimento del danno per violazione del consenso informato.

Come può il medico tutelarsi?

Alcuni comportamenti pratici e semplici, al momento dell’acquisizione del consenso, possono essere determinanti per salvare il medico da accuse di non aver fatto comprendere al paziente la situazione clinica.

È sempre opportuno avere un collega, un infermiere, uno specializzando durante il colloquio con il paziente finalizzato ad acquisire il consenso informato, in modo che in due si possa spiegare meglio (magari, utilizzando parole diverse) la situazione clinica ed i suoi effetti e pericoli, e che comunque vi sia, in caso di necessità, un testimone che attesti quanto detto in colloquio.

C’è anche chi propone la registrazione dei colloqui, ma sembra una soluzione più complessa.

È di supporto anche la firma del modello di consenso informato scritto, ma va ricordato che i tribunali non la ritengono prova sufficiente della prestazione di un consenso effettivo.

Ti interessano le questioni sul mancato consenso informato? Leggi anche: Mancato Consenso Informato: i rischi 

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