L’assicurazione per la responsabilità civile del medico: le nuove linee guida bloccate dalla crisi di governo?
Dopo la recente Conferenza Stato-Regioni nella quale si è discusso lo schema del decreto attuativo dell’art. 10 della legge Gelli Bianco, che prevede i requisiti minimi delle polizze assicurative per ospedali, strutture sanitarie, medici e operatori sanitari in genere, l’incertezza politica di questi giorni rischia di determinare una ulteriore battuta d’arresto nel già lungo e tormentato iter di emanazione del decreto stesso.
Lo schema prevede, in esecuzione del principio già esposto dalla legge Gelli, che per il personale sanitario e per i medici la responsabilità civile sia di tipo “extra contrattuale”, e che dunque, per quanto ci interessa, l’onere di provare la colpa del medico ricada sul paziente e soprattutto il termine di prescrizione passi da 10 anni (termine previsto per le strutture sanitarie) a 5 anni.
Questo potrebbe comportare un ipotetico alleggerimento della posizione del medico (anche se vi sarebbero parecchie specifiche da fare, distinguo e punti oscuri), e per quanto concerne le polizze assicurative per i medici potrebbe determinare la necessità che la retroattività della copertura scenda appunto da 10 a 5 anni.
Inoltre, ad ogni scadenza contrattuale la compagnia assicurativa dovrebbe comunicare con un preavviso di 90 giorni l’importo del nuovo premio, aumentato o diminuito a seconda dei sinistri intervenuti e dell’acquisizione da parte del medico dei crediti di formazione continua (ECM).
In effetti, preciserebbe il disegno di decreto attuativo, se il medico o il sanitario ha acquisito nel triennio precedente il sinistro un numero di crediti inferiori al 70% di quelli previsti, la garanzia assicurativa non opererebbe.
La stessa ipotesi di decreto attuativo, inoltre, ha previsto diverse ipotesi di massimali minimi per le varie categorie di professionisti, disciplinando anche il rapporto intercorrente tra la struttura e il medico dipendente pubblico e privato.
Vedremo ora, nel prossimo periodo, se decreto attuativo della legge Gelli rimane una priorità per il legislatore e per l’esecutivo, considerato anche il momento storico particolare che il mondo sanitario e il mondo in generale stanno vivendo.
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